Cicerone e Ovidio, due facce dello stesso destino

Ad Arpino una giornata dedicata alla lingua latina tra studio, poesia e musica

Arpino – Una mattinata all’insegna della cultura classica e della valorizzazione della lingua latina ha animato il Liceo Classico “Tulliano” di Arpino, che ha ospitato gli studenti del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona, giunti in visita per partecipare all’incontro dal titolo “Cicerone e Ovidio: due facce dello stesso destino”.

L’evento, inserito nell’ambito delle attività della Rete dei Certamina, ha rappresentato un momento di autentico scambio culturale tra studenti e docenti, uniti dall’amore per il mondo classico e dal desiderio di mantenerne viva l’eredità.

Gli alunni del liceo “Ovidio” sono stati accompagnati dalle docenti Sabrina Cardone, Barbara Civitareale e Lorella Ciotti, che hanno condiviso con entusiasmo l’esperienza formativa e il dialogo con i colleghi e gli studenti di Arpino.

A dare il benvenuto agli ospiti è stata la dirigente scolastica Paola Materiale, affiancata dalla docente Sara Caramanica, che ha coordinato con sensibilità e rigore il lavoro degli studenti. Presenti anche il presidente del Centro Studi Umanistici “M. Tullio Cicerone” Renato Rea, il vicesindaco di Arpino Massimo Sera in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e il presidente del comitato “Dante Alighieri” di Arpino Enrico Quadrini, a testimonianza della sinergia tra scuola, territorio e istituzioni culturali.

Fulcro dell’incontro è stata la riflessione sul tema dell’esilio e della relegatio, affrontato con competenza e partecipazione dagli studenti del liceo di Arpino e dai loro coetanei sulmonesi. I ragazzi hanno illustrato, attraverso una relazione accurata e appassionata, il destino condiviso da Cicerone e Ovidio, accomunati dalla lontananza dalla patria e dalla forza con cui seppero trasformare la sofferenza in parole immortali.

Le letture scelte, tratte dalle Epistulae di Cicerone e dai Tristia di Ovidio, hanno restituito la potenza del latino come lingua di sentimento e riflessione, capace di attraversare i secoli e di parlare ancora ai giovani di oggi.

A rendere ancora più intenso il momento, una studentessa ha presentato una composizione poetica originale ispirata al tema dell’esilio, un piccolo gioiello di sensibilità e maturità letteraria. La mattinata si è conclusa con un tocco di emozione musicale: l’ensemble del liceo ha eseguito “Itaca” di Lucio Dalla, un brano che, come il viaggio di Ulisse, racconta la ricerca della propria identità e il desiderio di ritorno.

L’iniziativa ha ribadito il ruolo centrale di Arpino, patria di Cicerone, come luogo simbolico e concreto di incontro tra tradizione e futuro, tra il mondo degli studi classici e la formazione delle nuove generazioni, nel segno di una collaborazione viva tra scuole e territori.