PROGETTO ERASMUS, STUDENTI BELGI OSPITI DEL LICEO CLASSICO “OVIDIO”

SULMONA. L’IIS “Ovidio” accoglie gli studenti del Centro di istruzione per adulti CVO
ENCORA di Anversa del Belgio. In questi giorni, e fino a venerdì 27, gli studenti belgi
assistono a lezioni del Liceo Classico, interagiscono con gli studenti sulmonesi e presentano il loro paese e la loro cultura. Ad accoglierli e a condividere con loro l’interessante esperienza formativa sono gli studenti delle classi quarte e quinte del liceo ovidiano.
Accanto a loro, nelle attività didattiche e di accoglienza, i docenti Fiorella Baranello,
Alessandro Bencivenga, Sabrina Cardone, Antonietta Manna e Vanessa Romanelli.
Per l’Istituto belga si tratta di un ritorno in Abruzzo, per la terza edizione di un progetto
Erasmus di due settimane che prevede lo stage differenziato di dieci studenti fra Anversa degli Abruzzi (Comunità terapeutica “Il castello”), Introdacqua (scuola elementare “Pascal D'Angelo”) e Sulmona (IIS “Ovidio”). Tre realtà diverse che consentono agli ospiti stranieri di fare esperienza formativa in diversi ambiti e anche di avvicinarsi alla cultura locale. Lo scambio è partito nel 2021, grazie alla mediazione della “Società Dante Alighieri Antwerpen” e il “Parco Letterario d'Annunzio” di Anversa. Aspetto interessante è che l’edizione di quest’anno è la prima a vedere anche studenti adulti d'italiano coinvolti in una serie di attività linguistiche e culturali con gli studenti del nostro Liceo Classico. Lezioni di mattina e poi, nel pomeriggio, “Babel coffee” cioè “caffè di conversazione” organizzati per loro dal nostro Istituto, presso la Pinacoteca "Picini". Un bel momento dedicato anche alla pratica e al potenziamento dell’inglese per loro e per i nostri studenti. Domani, domenica 22 ottobre, infatti, corsisti, parteciperanno ad un reading poetico in più lingue che si terrà ad Anversa degli Abruzzi.
«Siamo davvero molto lieti di accogliere, nel nostro Istituto, gli studenti belgi coinvolti in questo progetto Erasmus», afferma il Dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi. «Questa iniziativa si inserisce perfettamente nella nostra idea di scuola sempre aperta allo scambio di esperienze e al confronto linguistico e culturale, una scuola che accorcia le distanze fra i popoli e fa della diversità una risorsa».