COSTRUIRE PONTI DI IDEE PER IL FUTURO DELLE AREE INTERNE
Si è concluso il progetto MOD (MOUNTAIN OF DESTINATIONS) il percorso formativo residenziale per docenti e studenti che si è tenuto dal 18 maggio a Castelsaraceno (PZ). Generazioni, esperienze e punti di vista diversi si sono confrontati per la realizzazione di progetti si sviluppo per le aree interne. Una sfida impegnativa e stimolante da cui sono nate idee da cui tutte le aree interne potrebbero prendere spunti per progettare azioni concrete e nuove visioni di futuro. Arte di creare destinazioni.
I lavori sono stati presentati questa mattina nella sede del Museo della Trasnumanza del paese, alla presenza del sindaco, Rocco Rosano. Sono stati il frutto di un lavoro immersivo e collettivo che ha coinvolto studenti e docenti dell’IIS “Ovidio”, scuola capofila nazionale del progetto, e degli Istituti d’istruzione superiori “25 aprile” di Cuorgnè (TO), “Meneghini” di Edolo (BS), “Rosmini” di Rovereto (TS), “Rosatelli” di Rieti e “Meneghini” di Rende (CS), oltre ai giovani del posto. Tra i presenti anche le dirigenti del Polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, e del “Pitagora” di Rende, Raffaella Zanardini
L’esperienza formativa, che si è tenuta tra il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, due territori di straordinario valore ambientale e culturale, uniti dal ponte più lungo del mondo. Ponte che è diventato anche metafora del lavoro di studio, ideazione e co-progettazione che ha impegnato nella tre giorni i partecipanti.
Tante le idee nate dal confronto e dai lavori, guidati da un team di formatori coordinato da Lorenzo Micheli e Massimiliano Ventimiglia.
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