Laboratorio MAB_Italia
QUATTRO SCUOLE ABRUZZESI NEL PROGETTO NAZIONALE COLLABORATIVE MAPPING
Una mappatura del territorio fra luogo, persone e connessioni, nell’ambito del Piano nazionale scuola digitale
Sono quattro le scuole abruzzesi che aderiscono al progetto nazionale Collaborative mapping. Inserite nell’ambito della Sottorete 5, ecco l’istituto di Istruzione Superiore Ovidio-Sulmona, l’Istituto Comprensivo Rosciano, l’Omnicomprensivo Popoli e il Comprensivo Pescara 5-Rossetti. Le scuole italiane sono organizzate in nove sottoreti.
L’Abruzzo, insieme alle altre regioni, ha aderito al progetto nazionale Collaborative mapping, nell’ambito del Piano nazionale scuola digitale. Il progetto è partito con un laboratorio innovativo di formazione tenutosi a Lisbona nel febbraio 2020 con la partecipazione di 38 docenti provenienti da tutta Italia, con la regia di Lorenzo Micheli, formatore e manager di Futura Italia, e delle dirigenti scolastiche Alessandra Onofri dell’Ipsseoa Costaggini di Rieti e Laura Virli dell’Iss B. Pascal di Pomezia.
Il progetto si divide in tre fasi: la prima dedicata alla formazione di 17 docenti (tra i quali 13 della secondaria di primo grado e 4 della secondaria di secondo grado), la seconda lo vede ramificarsi nelle scuole, tra gli alunni e la terza prevede la restituzione dei progetti delle singole scuole, valutati da una giuria di esperti e di figure istituzionali, per la designazione dei vincitori dei due ordini di scuola che concorreranno alla fase finale nazionale.
“Il cuore pulsante delle attività è una mappatura emotiva del territorio che ha l’ambizione di riscoprirlo, osservando i luoghi con occhi diversi, ovvero con l’uso di lenti di ingrandimento che è possibile indossare attraverso filtri emozionali che permettono di vedere, come se fosse la prima volta, la straordinarietà di un luogo - aggiungono i responsabili abruzzesi del progetto -. Altra importante ambizione è quella di incentivare soprattutto i giovani nel saper individuare le potenzialità dei luoghi che sono invece abituati a vedere delle volte con apatia e distacco, per poterli difendere e valorizzare”.
L’esperienza della mappatura è costituita da tre elementi fondamentali: luogo, persone e connessioni. Il luogo scelto è un percorso che va dalle montagne al mare, seguendo il corso dei fiumi; le persone sono i docenti che hanno appreso e quelli che apprenderanno l’esperienza della mappatura emozionale per trasferirla poi ai gruppi di alunni nelle varie scuole coinvolte; le connessioni, parola-chiave dell’esperienza, sono legami nuovi e sorprendenti tra i mapper e il territorio del quale si vuole cogliere l’essenza.
L’esperienza si propone di incentivare le singole individualità che, messe insieme, possono generare un’unica grande intelligenza collettiva, ma, soprattutto, mira a dar forma ad una storia potente dove la volontà generatrice di un’idea vincente possa migliorare la percezione e la vivibilità di un luogo offrendosi a servizio della comunità.